Numero 2 Ottobre 10, 1998



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Che cosa pensi del tuo nuovo lavoro ?

"Ho lasciato l'Italia con grande dolore dopo quasi 20 anni e l'ho fatto solo per un motivo: diventare allenatore NBA. Oggi ce l'ho fatta e mi sembra un sogno. Ho avuto un colpo di fortuno incredibile. Vincere pi∙ partite dell'anno scorso non saràà difficile. Per fare bene dovr≥ essere un po' incosciente ed essere sicuro delle mie idee. Questa per me Φ una montagna da scalare, una sfida per capire quali sono i miei limiti. Lo stimolo Φ grandissimo. No, adesso non ho paura, ho solo una gran voglia di ricominciare. Se magari mi ritelefoni prima della prima partita, forse un po' di paura l'avr≥"

Come farai a fermare Michael Jordan ?

"Spero che si ritiri..."

Giocherai anche a Denver con due play, come hai fatto a Milano e a Treviso ?

"La mia idea sarebbe quella di giocare con due play, come fa Phoenix, poi magari se perdo le prime venti partite di fila, torno indietro e cambio gioco e se continuo a perdere mi licenziano, cosi torno in Italia... Forse chiamo Pittis e anche magari Bonora e Marconato per farmi aiutare. No, scherzo. Ho la testa dura e andr≥ fino in fondo."

Chi Φ stato l'allentatore a cui ti sei ispirato ?

In 31 anni di basket ho avuto oltre 25 allenatori diversi e ho preso qualcosa da ognuno di loro. Dan Peterson Φ stato forse quello pi∙ importante per me, e questo per tre motivi: Φ stato un grande allenatore, con lui abbiamo vinto molto e poi Φ stato con lui che ho cominciato a pensare di voler fare l'allenatore."

D'Antoni a caldo risponde sulla sua poltrona di Coach ai